Trickle-down

«[...] Ricardo e Smith collegano l'accumulazione ai bisogni e all'uso, ma per un miliardario il denaro non ha niente - o ha ben poco - a che vedere con la soddisfazione dei bisogni, per quanto lussuosi.»

In economia, con trickle-down, in italiano cascata, gocciolamento o percolazione[1] o ancora ricaduta,[2] si intende un'idea di sviluppo economico, in voga soprattutto negli Stati Uniti, che si basa sull'assunto secondo il quale i benefici economici elargiti a vantaggio dei ceti abbienti (in termini di alleggerimento dell'imposizione fiscale) favoriscono necessariamente, e ipso facto, l'intera società, comprese la classe media e le fasce di popolazione più marginali e disagiate.[3]

In un ambito diverso, quello della sociologia, l'espressione definisce la diffusione di abitudini comportamentali (quali la moda) dalle classi più elevate alle classi meno abbienti, oppure da un centro geografico di irradiazione ad aree periferiche.

  1. ^ trickle-down, su wordreference.com. URL consultato il 23 novembre 2022.
  2. ^ trickle-down, su dizionari.repubblica.it. URL consultato il 23 novembre 2022.
  3. ^ Il modello trickle-down utilizza in particolare la curva di Laffer (ideata da Arthur Laffer e adottata da Ronald Reagan per ispirare la politica fiscale della sua reaganomics) per affermare che, con il ricorso al prelievo oltre una certa soglia, l'attività economica ne risentirebbe a tal punto da far peggiorare lo stesso gettito, e causerebbe conseguenze anche sul piano economico, tanto da frenare gli investimenti, provocare stagnazione e quindi danneggiare, secondo i suoi sostenitori, le stesse classi lavoratrici.

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